Qui di seguito la proposta dell’arbitro Luigi Forlano rintracciabile anche al seguente link: https://groups.google.com/forum/#!topic/arbitriscacchi/DcaDRktclD8
Cari Amici,
vi avevo anticipato delle proposte. Eccole.
Esse cercano di dare risposta ai problemi emersi negli ultimi mesi e che ci hanno diviso. Esse ruotano tutte attorno alle designazioni.
Vedere solo un aspetto del problema e far finta di non vedere come ci siamo arrivati, cioè attraverso errori sia da parte del CF che anche da sfortunati errori da parte della CAF, non aiuterà a trovare alcuna soluzione ma a mantenere lo status quo ed il commissario.
L’esperienza passata ci ha insegnato qualcosa e dobbiamo tenerne conto. Ritengo che la futura CAF dovrà essere *blindata* da accuse speciose che forniscono il fianco sia ai colleghi che agli organizzatori. Senza questa blindatura ci saranno sempre polemiche e qualsiasi azione sarà destinata al fallimento. Solo una CAF blindata potrà essere autorevole, in grado di parlare a nome dell’intero settore e quindi dovrà necessariamente essere ascoltata da tutti.
Ritengo, pertanto, che il futuro designatore (uno o più di uno) dovranno astenersi dall’autodesignarsi (senza eccezioni e nulla osta). In tal modo tutte le future accuse di cercare scorciatoie di carriera/diarie/vacanze cadranno nel vuoto. Il/I designatori si asterranno, per gli stessi motivi, dal designare anche gli altri membri CAF. Inoltre ciò ha il vantaggio di spezzare fili impropri che in futuro potrebbero creare clientele e fazioni.
Una volta blindata la CAF verranno meno i dissidi e le gelosie interne. Passiamo al rapporto con gli organizzatori che hanno anche le loro ragioni e forniscono linfa vitale al nostro movimento.
La CAF/Fiduciario nominerà con discrezionalità solo sui tornei istituzionali (le varie finali U16, CGS, CIS, CIA, ecc…). In tali tornei potrà valorizzare gli arbitri meritevoli e che non hanno avuto visibilità.
Per i tornei non istituzionali (quelli privati), gli arbitri si candideranno come avviene ora e gli organizzatori li sceglieranno da una rosa di candidature equivalenti. Il ruolo della CAF/Fiduciario sarà quello di assicurarsi che gli arbitri abbiano i requisiti per candidarsi (frequenza ai corsi di aggiornamento, partecipazione ad eventuali test, incompatibilità, ecc…). Chi non ha i requisiti sarà escluso temporaneamente dalle candidature (anche AF ed AI).
Per limitare l’eccessiva attività di alcuni colleghi (su DADI si possono individuare facilmente), si userà il seguente semplice sistema. Gli arbitri potranno candidarsi a quanti tornei vorranno. Tuttavia, nel momento in cui verranno nominati, gli salteranno tutte le candidature dei tornei che si svolgeranno nei successivi 45 giorni (non importa se istituzionali o meno). Questo comporterà delle rotazioni automatiche delle squadre arbitrali, anche nel periodo estivo. L’arbitro desiderato contemporaneamente da più organizzatori sarà costretto egli stesso a decidere dove andare (=candidarsi) e a liberare posti senza coinvolgere la CAF. Gli arbitri cancellati sarebbero ripescati SOLO in mancanza di arbitri in un dato torneo.
La procedura descritta sopra per i tornei privati (quelli appetibili per carriere/diarie/vacanze a seconda del motivo per cui uno coltiva questo hobby – il mio è la vacanza) funziona automaticamente da sola senza intervento del designatore. In effetti è possibile realizzare un algoritmo che funge da designatore automatico per i tornei non istituzionali. A questo punto non vedrei nulla di male se a candidarsi in questo circuito siano anche i membri CAF e partecipano come tutti gli altri senza privilegi.
Questa è a grandi linee la soluzione che propongo per il futuro. Era anche la soluzione che avrei voluto prospettarvi a Prato se ne avessi avuto l’occasione.
Per quanto mi riguarda chi è d’accordo non deve necessariamente scrivere in questo gruppo, ma può anche scrivermi in privato. Se riceverò abbastanza feedback positivi li trasmetterò al Commissario per l’uso che vorrà farne.
Grazie dell’attenzione,
vi avevo anticipato delle proposte. Eccole.
Esse cercano di dare risposta ai problemi emersi negli ultimi mesi e che ci hanno diviso. Esse ruotano tutte attorno alle designazioni.
Vedere solo un aspetto del problema e far finta di non vedere come ci siamo arrivati, cioè attraverso errori sia da parte del CF che anche da sfortunati errori da parte della CAF, non aiuterà a trovare alcuna soluzione ma a mantenere lo status quo ed il commissario.
L’esperienza passata ci ha insegnato qualcosa e dobbiamo tenerne conto. Ritengo che la futura CAF dovrà essere *blindata* da accuse speciose che forniscono il fianco sia ai colleghi che agli organizzatori. Senza questa blindatura ci saranno sempre polemiche e qualsiasi azione sarà destinata al fallimento. Solo una CAF blindata potrà essere autorevole, in grado di parlare a nome dell’intero settore e quindi dovrà necessariamente essere ascoltata da tutti.
Ritengo, pertanto, che il futuro designatore (uno o più di uno) dovranno astenersi dall’autodesignarsi (senza eccezioni e nulla osta). In tal modo tutte le future accuse di cercare scorciatoie di carriera/diarie/vacanze cadranno nel vuoto. Il/I designatori si asterranno, per gli stessi motivi, dal designare anche gli altri membri CAF. Inoltre ciò ha il vantaggio di spezzare fili impropri che in futuro potrebbero creare clientele e fazioni.
Una volta blindata la CAF verranno meno i dissidi e le gelosie interne. Passiamo al rapporto con gli organizzatori che hanno anche le loro ragioni e forniscono linfa vitale al nostro movimento.
La CAF/Fiduciario nominerà con discrezionalità solo sui tornei istituzionali (le varie finali U16, CGS, CIS, CIA, ecc…). In tali tornei potrà valorizzare gli arbitri meritevoli e che non hanno avuto visibilità.
Per i tornei non istituzionali (quelli privati), gli arbitri si candideranno come avviene ora e gli organizzatori li sceglieranno da una rosa di candidature equivalenti. Il ruolo della CAF/Fiduciario sarà quello di assicurarsi che gli arbitri abbiano i requisiti per candidarsi (frequenza ai corsi di aggiornamento, partecipazione ad eventuali test, incompatibilità, ecc…). Chi non ha i requisiti sarà escluso temporaneamente dalle candidature (anche AF ed AI).
Per limitare l’eccessiva attività di alcuni colleghi (su DADI si possono individuare facilmente), si userà il seguente semplice sistema. Gli arbitri potranno candidarsi a quanti tornei vorranno. Tuttavia, nel momento in cui verranno nominati, gli salteranno tutte le candidature dei tornei che si svolgeranno nei successivi 45 giorni (non importa se istituzionali o meno). Questo comporterà delle rotazioni automatiche delle squadre arbitrali, anche nel periodo estivo. L’arbitro desiderato contemporaneamente da più organizzatori sarà costretto egli stesso a decidere dove andare (=candidarsi) e a liberare posti senza coinvolgere la CAF. Gli arbitri cancellati sarebbero ripescati SOLO in mancanza di arbitri in un dato torneo.
La procedura descritta sopra per i tornei privati (quelli appetibili per carriere/diarie/vacanze a seconda del motivo per cui uno coltiva questo hobby – il mio è la vacanza) funziona automaticamente da sola senza intervento del designatore. In effetti è possibile realizzare un algoritmo che funge da designatore automatico per i tornei non istituzionali. A questo punto non vedrei nulla di male se a candidarsi in questo circuito siano anche i membri CAF e partecipano come tutti gli altri senza privilegi.
Questa è a grandi linee la soluzione che propongo per il futuro. Era anche la soluzione che avrei voluto prospettarvi a Prato se ne avessi avuto l’occasione.
Per quanto mi riguarda chi è d’accordo non deve necessariamente scrivere in questo gruppo, ma può anche scrivermi in privato. Se riceverò abbastanza feedback positivi li trasmetterò al Commissario per l’uso che vorrà farne.
Grazie dell’attenzione,
Luigi Forlano